Omessa dichiarazione redditi: sanzioni e prescrizione

Non hai presentato la dichiarazione dei redditi? Vuoi sapere se e come intervenire? Vuoi conoscere i termini di prescrizione? Quando la omessa dichiarazione dei redditi comporta un reato penale? La dichiarazione dei redditi presentata entro 90 giorni dalla scadenza non è considerata omessa.

La presentazione della dichiarazione dei redditi è un adempimento a cui sono chiamati i contribuenti ogni anno. L’obiettivo è quello di indicare volontariamente i redditi percepiti nel periodo di imposta e determinare la relativa tassazione.

Se la dichiarazione dei redditi non viene presentata nei termini, si incorre nella fattispecie di omessa dichiarazione dei redditi. Questo in generale vale sia se dovevi presentare il modello Redditi Persone Fisiche che il modello 730.

La fattispecie di omessa dichiarazione redditi  può riguardare le imposte dirette (IRPEF, IRES, IRAP), ma anche le imposte indirette come l’IVA. Di seguito la guida per affrontare preparati queste evenienze, seguendo le indicazioni fornite dalla Circolare n. 42/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate.

Reati tributari: quali sono? L’evasione fiscale non è sempre reato. Lo diventa solo nel momento in cui il contribuente supera determinate soglie di imposta non versata. Chi rimane nell’ambito di questo tetto commette un semplice illecito amministrativo; oltre questo, invece, scatta il penale. Le soglie sono diverse a seconda del tipo di comportamento in contestazione e della sua gravità. Ad esempio, l’omessa dichiarazione viene considerata più grave dell’irregolarità e della mancata indicazione di un reddito percepito. Per stabilire dunque quali sono i reati tributari bisogna conoscere le cosiddette “soglie di punibilità”, quelle cioè superate le quali si va incontro a una incriminazione.

Prima di stabilire quali sono i reati tributari dobbiamo fare una sintesi di quelle che sono le definizioni più comuni che si rivengono all’interno del diritto tributario.

Fatture o altri documenti per operazioni inesistenti

Le fatture o gli altri documenti aventi rilievo probatorio analogo in base alle norme tributarie, emessi a fronte di operazioni non realmente effettuate in tutto o in parte o che indicano i corrispettivi o l’imposta sul valore aggiunto in misura superiore a quella reale, ovvero che riferiscono l’operazione a soggetti diversi da quelli effettivi.

Elementi attivi o passivi

Le componenti, espresse in cifra, che concorrono, in senso positivo o negativo, alla determinazione del reddito o delle basi imponibili rilevanti ai fini dell’applicazione delle imposte sui redditi o dell’IVA e le componenti che incidono sulla determinazione dell’imposta dovuta.

Fine di evadere le imposte o fine di consentire a terzi l’evasione

Comprendono anche il fine di conseguire un indebito rimborso o il riconoscimento di un inesistente credito d’imposta, per sè o per altri (compresi le società o gli enti di cui si è amministratore, liquidatore o rappresentante).

Imposta evasa

La differenza tra l’imposta effettivamente dovuta e quella indicata nella dichiarazione, ovvero l’intera imposta dovuta nel caso di omessa dichiarazione, al netto delle somme versate dal contribuente o da terzi a titolo di acconto, di ritenuta o comunque in pagamento di detta imposta prima della presentazione della dichiarazione o della scadenza del relativo termine; non si considera imposta evasa quella teorica e non effettivamente dovuta collegata a una rettifica in diminuzione di perdite dell’esercizio o di perdite pregresse spettanti e utilizzabili.