Il reato di bancarotta fraudolenta e di bancarotta semplice: La bancarotta è un reato che si configura ogniqualvolta un imprenditore o una società dichiarati falliti con sentenza dall’autorità giudiziaria mettono in atto azioni imprudenti per impedire ai creditori di rifarsi sul patrimonio personale o sociale. Non è possibile fornire una definizione univoca della bancarotta perché la legge fallimentare ne contempla diverse figure. Queste si distinguono per le diverse condotte e i diversi stati psicologici necessari affinché si configurino le distinte fattispecie. Ne consegue che l’elemento costitutivo comune alle varie tipologie di bancarotta è la dichiarazione giudiziale di fallimento dell’imprenditore commerciale o della società che si rendono penalmente responsabili a causa delle loro condotte.
La bancarotta fraudolenta si caratterizza per la frode commessa dall’imprenditore o dalla società diretta ad aggravare il proprio stato d’insolvenza a suo esclusivo vantaggio e in danno delle legittime pretese avanzate dai creditori. Per comprendere al meglio il significato della disposizione si rende quindi necessario definire lo stato d’insolvenza del soggetto fallito, secondo quanto le previsioni dell’art. 5 della legge fallimentare: “1. L’imprenditore che si trova in stato d’insolvenza è dichiarato fallito. 2. Lo stato d’insolvenza si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Il reato di bancarotta fraudolenta racchiude al suo interno tre diverse tipologie di illecito: per distrazione, preferenziale e documentale.